L’uso dei Social media, per qualsiasi piano di marketing aziendale destinato ad avere successo, non sono più un optional bensì una parte fondamentale, che se usata in maniera dinamica e competente, costituisce un forte elemento di differenziazione e rappresenta un sicuro vantaggio in termini di competizione sul mercato.
Fino a poco tempo fa, si tendeva a distinguere tra i diversi tipi di approccio, quale fosse più adeguato a seconda che si trattasse di relazioni B2C (Business to Consumer) o B2B (Business to Business) cioè che gl’interlocutori fossero clienti piuttosto che altre aziende. In realtà, é una distinzione limitativa e fuorviante, poichè il B2B di un’azienda corrisponde al B2C dell’altra. Finalmente, oggi si parla soltanto di H2H (human to human) perchè, effettivamente, c’è sempre un umano dietro un account social, che reagisce a seconda degli stimoli che riceve.
Tuttavia, è sempre necessario avere ben presente il pubblico che si deve intrattenere o acquisire, perchè i diversi social si prestano meglio a seconda di specifiche situazioni. Pertanto la classificazione degli stessi per obiettivi precipui è ancora valida.
Abbiamo dunque siti di social networking come Facebook e MySpace
Social networking commerciale come LinkedIn
Siti di condivisione come Youtube Flickr Google+ Instagram e Pinterest
E poi il mondo del microblogging su Twitter
Commercialmente parlando, i social media non sono da inquadrare soltanto in un’ottica di relazione con i clienti esistenti ma soprattutto come strumento potentissimo per l’acquisizione di nuovi.
Qualche dato per chiarire la portata: Facebook vanta 1 miliardo e passa di iscritti, il 50% dei quail si collega almeno una volta al giorno, il 23% lo fa 5 volte o più! Pensate alle potenzialità che rappresentano questi numeri in termini di esposizione per un marchio commerciale…
Quest’anno, il 54 % degli operatori commerciali ha acquisito un nuovo cliente attraverso Facebook e un altro 36% di imprese attraverso Twitter. Al secondo posto come efficacia commerciale troviamo Youtube che se sapientemente utilizzato, con video di non più di 2 minuti (secondo uno studio sono i primi 10 secondi a determinare l’intera visualizzazione, o meno, del filmato) riesce a catturare l’attenzione dei suoi utenti. Il 42% delle imprese ha incrementato il proprio portfolio clienti grazie a Youtube.
Le tendenze di Twitter e Youtube in termini di efficacia sono abbastanza ballerine, se vediamo I dti di qualche anno fa, Twitter era di gran lunga il più utilizzato pertanto la sua percentuale di impatto era maggiore. Facebook invece mantiene stabilmente la sua supremazia e si assesta come il re incontrastato dei social media.
Morale: se la vostra attività commerciale non ha una pagina Facebook correte subito a crearla!