Dio non voglia, venite colpiti da una patologia grave, una di quelle cose che suscettibili di mettere a repentaglio la vostra integrità fisica se non anche la vostra vita.
Il percorso di cura è lento e complesso e potrebbe accompagnarvi per molti anni della vostra vita.
Come se non bastasse è una di quelle malattie che la medicina ancora non domina del tutto, e vi sono diverse possibilità di terapia.
Vi ricoverano in ospedale e vi prospettano la situazione e le possibili opzioni. Solo che in realtà voi non potete decidere nulla.
A un certo punto, i medici che non concordano sul come curarvi, distribuiscono nell’ospedale degli opuscoli divulgativi circa la vostra malattia e le possibili cure da seguire, lasciano un paio di settimane agli altri pazienti per poterseli leggere e poi indicono un referendum su quella che dovrebbe essere la terapia che dovreste seguire.
La vostra salute è di fatto in mano a persone che non hanno alcuna preparazione scientifica ma credono di poter decidere solo perché hanno letto qualcosa contenente dati la cui attendibilità non sono in grado di verificare e se anche potessero non sarebbero in grado di vagliarli criticamente. In buona sostanza siete affidati al caso o alla buona sorte.
Non preferireste che quei medici si riunissero attorno a un tavolo, trovassero un accordo, e poi venissero da voi con un consiglio sul percorso di guarigione da seguire?
Quando il medico vi domanda, perché deve, cosa volete fare, qual è la prima cosa che rispondete? “Lei cosa mi consiglia?”
E se lui rispondesse “facciamo un referendum” la vostra fiducia nei suoi confronti aumenterebbe o diminuirebbe?
Eppure molti di voi da qualche tempo si sono svegliati una mattina credendo di saper decidere su complesse questioni di politica economica ed energetica. Coloro che dovrebbero deciderle davvero, avendo a disposizione, dati, consulenti molto preparati ecc., sono divisi ed incerti. Ma invece di superare queste indecisioni ed incertezze, che poi sarebbe il loro lavoro, vengono da voi con un referendum, facendovi credere che siete in grado di decidere al posto loro.
E voi, anziché mettere in discussione la fiducia che dovrebbe legarvi a queste persone, correte alle urne tutti soddisfatti e del tutto inconsapevoli del fatto che, in realtà, non state decidendo nulla, vi state solo affidando al caso.
